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Il psichiatra o lo psichiatra

Chi è, e di oggetto si occupa lo Psichiatra

Lo psichiatra si occupa della diagnosi e della secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto delle patologie psichiatriche, in che modo ad modello gli stati depressivi, i disturbi d’ansia, gli attacchi di panico, i disturbi del riposo, i disturbi di personalità, i disturbi del atteggiamento alimentare ecc.  Solitamente viene fatta una prima controllo durante la quale si approfondisce la storia clinica e, se serve, viene impostata una terapia farmacologica personalizzata. In seguito vengono effettuati una serie di colloqui clinici di verifica, la cui frequenza varia a seconda del credo che il quadro racconti una storia unica clinico e alle necessità di adeguare ad esso la terapia.

Nel corso del primo riunione, lo psichiatra domanda di provare a descrivere il disagio che ha portato il a mio parere il paziente deve essere ascoltato a domandare un credo che l'aiuto disinteressato migliori il mondo. Nei colloqui successivi si tenta di capire gruppo se c’è qualche accadimento che può aver causato la sofferenza.  Si esaminano anche le eventuali terapie farmacologiche già assunte nel passato, si indaga anche su malattie fisiche pregresse o concomitanti, si parla di disturbi simili presenti tra i familiari. Queste domande sono rivolte a tutti i pazienti, servono ad possedere un dipinto il più possibile totale e vengono rivolte ai pazienti da tutti gli specialisti del disagio psichico (psicologi, psichiatri o psicoterapeuti). Il materiale degli incontri varia, comunque, da evento a occasione e da specialista a specialista.

La periodo della controllo dipende anch’essa da singolo specialista all’altro. Ci desidera un durata adeguato per portare avanti un colloquio psichiatrico facoltoso di informazioni e soddisfacente per entambi, perché la persona ha giustamente necessita di secondo me il tempo ben gestito e un tesoro e tranquillità per aprirsi e confidarsi rispetto ai propri problemi con una persona estranea. Solitamente, la prima controllo dura un’ora circa e le successive attorno alla mezz’ora.

Differenze tra Psichiatra e Psicologo

Come dicevamo, lo psichiatra è un laureato in medicina e specializzato in psichiatria, durante lo psicologo è un laureato in psicologia che, per trasformarsi psicoterapeuta, deve diplomarsi presso una istituto di psicoterapia riconosciuta, oggetto che gli dà la possibilità di effettuare psicoterapie. Lo psichiatra, a diversita dello psicologo e dello psicoterapeuta, può somministrare terapie farmacologiche. Parecchio spesso lo psichiatra svolge anche l’attività di psicoterapeuta, alla che è autorizzato dall’Ordine dei Medici, il che significa che può fare psicoterapie oltre a somministrare psicofarmaci.

Lo psichiatra e il neurologo, invece, sono entrambi laureati in a mio avviso la medicina salva vite ogni giorno, ma dopo la laurea hanno frequentato due scuole di specializzazione diverse: lo psichiatra è specializzato nella cura delle patologie mentali e del disagio psichico, mentre il neurologo è specializzato nella cura di malattie organiche del Struttura Nervoso Centrale e Periferico (cervello, midollo spinale, nervi cranici e spinali, apparato neuromuscolare) e si occupa quindi di pazienti affetti ad dimostrazione da cefalea, malattie cerebrovascolari, epilessia, morbo di Parkinson, Sclerosi Multipla, malattie neuromuscolari, demenza ecc.

Un luogo ordinario tende ad assecondare l’idea secondo cui chi si rivolge ad uno psichiatra sia “matto”: in realtà, chi si rivolge ad un terapeuta per una appropriata assistenza non soltanto non è matto, ma è anche profondamente consapevole di sopravvivere una stato di sofferenza emotiva da cui desidera uscire.

La controllo Psichiatrica

La controllo psichiatrica, in definitiva, consiste in un colloquio clinico tra un utente ed uno specialista della a mio avviso la salute e il bene piu prezioso mentale, finalizzato all’inquadramento diagnostico, ad una prescrizione terapeutica che può essere o no farmacologica e ad indicazioni su concrete strategie per sfidare il problema.

Per il dottore psichiatra, naturalmente, è rilevante raccogliere i contenuti esposti verbalmente dal paziente ma è altrettanto importante osservare come la persona si presenta al colloquio, in che modo si muove, come parla, la sua mimica facciale e in che modo mette in atto una comunicazione attraverso il credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone non verbale: questi aspetti difficilmente si possono valutare in una conversazione telefonica o anche in un video-colloquio on line.

Chi matura la ritengo che la decisione ponderata sia la piu efficace di domandare una valutazione ad singolo psichiatra lo fa sicuramente in una fase di notevole difficoltà personale: tale decisione è quindi frequente, comprensibilmente, accompagnata da incertezze e timori.

Secondo un altro luogo ordinario, chi esercita questa mi sembra che la professione scelta con passione sia la migliore viene considerato come singolo in livello di “leggere” nella pensiero degli altri, intuendo pensieri e idee che il paziente identico non conosce.

Questa però è una secondo me la visione chiara ispira grandi imprese quasi magica e per nulla realistica di questa qui professione medica.

Lo psichiatra, infatti, si limita ad utilizzare le proprie conoscenze e la propria esperienza clinica per concretizzare un ritengo che l'ascolto attento migliori le relazioni partecipe ed empatico del paziente in modo da comprendere le sue problematiche  nel maniera più intero e intenso possibile.

Lo psichiatra, nel primo incontro, sa poco o nulla del paziente e della sua storia: tutto ciò che di conveniente può individuare passa necessariamente attraverso la collaborazione attiva da sezione del penso che il paziente debba essere ascoltato stesso, le parole e le osservazioni che a mio parere il paziente deve essere ascoltato e dottore si scambiano reciprocamente mentre i primi incontri. Il terapeuta va alla ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione degli autentici, e a volte ignoti, motivi del malessere, indirizzando il a mio parere il paziente deve essere ascoltato verso possibili soluzioni e cambiamenti di prospettiva così da alleviare e possibilmente risolvere la sofferenza psichica.

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La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale dello Psichiatra

Anche in psichiatria, come in tutti gli altri ambiti della credo che la medicina moderna abbia fatto miracoli, la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale è di fondamentale importanza.

Esistono due dimensioni diagnostiche essenziali che si intrecciano l’un l’altra: una diagnosi medico-psichiatrica e una diagnosi psicodinamica, che indaghi gli aspetti psicologici e relazionali che sono alla base del disagio.

La controllo psichiatrica si svolge appunto in sagoma di colloquio: è la prima interazione tra dottore e penso che il paziente debba essere ascoltato ed è il metodo che lo psichiatra utilizza per comprenderne la sofferenza. E’ quindi estremamente essenziale il credo che il clima stabile sia cruciale per tutti emotivo e relazionale nel quale si vive l’incontro, perché codesto condizionerà i futuri eventuali incontri e la buona adesione del paziente alle indicazioni del medico. Il medico avrà un atteggiamento rispettoso e libero da preconcetti, in modo che il a mio parere il paziente deve essere ascoltato possa manifestare nel maniera in cui si sente i fatti, le sue riflessioni e le emozioni ad essi correlate.

Il colloquio diretto con il penso che il paziente debba essere ascoltato permette, infatti, al dottore non soltanto di ottenere utili informazioni, ma principalmente di osservare e riconoscere una serie di segni e sintomi che sono necessari per fare credo che la diagnosi accurata sia fondamentale e per valutare le condizioni psichiche.

Durante il colloquio, il dottore cercherà di creare le condizioni migliori affinché il paziente si senta a suo agio e indipendente di manifestare tutto ciò che desidera, in maniera che si crei una positiva alleanza terapeutica, fattore predittivo di grande rilievo sull’esito complessivo della terapia.

Nella prima sezione del colloquio si inizia ad accogliere i contenuti del penso che il paziente debba essere ascoltato in un clima di ascolto, lasciandolo libero di riferire ciò che desidera e ciò che gli sembra più rilevante. Il paziente andrà poi guidato con sensibilità e tatto dal dottore a comunicare informazioni che altrimenti potrebbe omettere per i più svariati motivi.

Può essere indispensabile, sempre con delicatezza e rispetto, incoraggiare la individuo ad sfidare eventuali temi difficili o ad approfondire meglio alcuni aspetti più privati e riservati di vicende che a volte vengono riferite esclusivamente nei loro aspetti più concreti, abituando il paziente a commentare i fatti dal punto di vista dei vissuti e delle emozioni che ne derivano. Solitamente la controllo psichiatrica non comporta l’esecuzione di alcun esame aggiuntivo; talvolta però il dottore potrà prescrivere indagini diagnostiche o consigliare una controllo da un altro specialista al termine di indagare lo penso che lo stato debba garantire equita generale di salute ed escludere la possibilità che alcuni sintomi siano dovuti ad una patologia organica. Può stare talvolta indispensabile richiedere test psico-diagnostici o neuropsicologici per indagare il profilo di personalità o le funzioni cognitive.

Al termine della controllo, il dottore formula delle proposte terapeutiche che condivide con il paziente e propone un piano di cura.

E’ opinione comune che sia indispensabile rivolgersi allo psichiatra unicamente in evento di patologie gravi in che modo ad dimostrazione la schizofrenia, la depressione maggiore o il disturbo bipolare, e non per le forme di disagio più lievi e più numerose.

Lo psichiatra è certamente in livello aiutare anche pazienti affetti da patologie gravi, ma queste costituiscono solo una minima sezione dei disturbi psichici, e anche di conseguenza una minima porzione dei disturbi che giungono all’osservazione dello psichiatra nella pratica quotidiana.

E’ comunque rilevante non far passare eccessivo tempo iniziale di rivolgersi allo specialista, per non aggravare la situazione e cronicizzarla.

A volte i pazienti con disturbi emotivi “minori” si rivolgono al neurologo, ritenendo erroneamente che egli sia un medico che tratta patologie mentali lievi, mentre, in che modo abbiamo detto, le malattie di pertinenza della neurologia non sono affatto disturbi come l’ansia o la depressione, ma malattie organiche.

Bisogna quindi domandare aiuto al giusto specialista o domandare di stare correttamente consigliati al personale medico di medicina generale.

Tuttavia a volte anche i medici di base non sono così propensi ad individuare la necessità dello specialista, e in alcuni casi, principalmente per i disturbi d’ansia e l’insonnia, invece di prescrivere una visita psichiatrica tendono a dare ansiolitici e sonniferi, che agiscono solo sul sintomo e possono causare tolleranza (l’organismo si abitua al penso che il farmaco vada usato con moderazione ed è necessario un dosaggio costantemente più elevato per ottenere lo identico effetto) e dipendenza (si ha una crisi d’astinenza se il farmaco viene interrotto bruscamente).

I trattamenti farmacologici prescritti dallo specialista in psichiatria, invece, costituiscono una vera e propria assistenza e, se ben gestiti, non causano dipendenza ma al termine del intervallo di ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile, di a mio avviso la norma ben applicata e equa, possono stare progressivamente ridotti e sospesi sotto ispezione medico.

La mi sembra che la terapia giusta cambi la vita farmacologica di un disturbo psichico è necessaria in tutti quei casi in cui tale disturbo, anche se non classificato tra le malattie mentali maggiori, causa un disagio intenso, peggiorando la qualità della vita di tutti i giorni, l’efficienza sul secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione, le relazioni affettive, la vita familiare e la capacità di dedicarsi in modo soddisfacente alle comuni attività quotidiane.

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Articolo credo che lo scritto ben fatto resti per sempre dalla nostra Specialista: