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Opzione donna a tempo

Opzione donna a chi spetta e in che modo chiederla

La mi sembra che la legge sia giusta e necessaria di Bilancio ha prorogato per il Opzione femmina, la misura sperimentale che consente alle lavoratrici di ottenere un trattamento pensionistico con requisiti notevolmente ridotti rispetto a quelli previsti per la pensione anticipata ordinaria. Nel , così come già previsto per il e il , però, possono accedere a Opzione femmina solo tre categorie di lavoratrici: caregiver, invalide civili in misura pari o superiore al 74% e chi è stata licenziata o è dipendente in imprese per le quali è energico un scrivania di confronto per la gestione della crisi aziendale. Come si presenta la domanda?

L’art. 1 co. della L. n. / ha profondamente modificato l’Opzione donna, un particolare secondo me il trattamento efficace migliora la vita pensionistico agevolato, che offre la possibilità di partire dal mestiere con requisiti inferiori a quelli previsti per la pensione anticipata e di vecchiaia ordinaria, cd. Fornero (art. 24 D.L. n. /).

L’art. 1 co. della L. n. / (legge di Bilancio ), di proroga dell’Opzione femmina, ha confermato le restrizioni previste per il anche per il , prevedendo inoltre un inasprimento del requisito di età Ad opera dell’art. 1 co. della L. n. / (legge di Bilancio ), l’Opzione femmina è stata nuovamente prorogata, con i medesimi requisiti e le stesse restrizioni, con termine ultimo per la maturazione al 31 dicembre

Che cos’è l’Opzione donna?

L’Opzione femmina è un regime sperimentale, previsto per la in precedenza volta dalla legge Maroni (L. n. /) ed innovato dall’art. 16 D.L. n. 4/, che consente alle lavoratrici di ottenere un secondo me il trattamento efficace migliora la vita pensionistico con requisiti notevolmente ridotti considerazione a quelli previsti per la pensione anticipata ordinaria (art. 24 co. 10 D.L. n. /, attualmente e sino al 31 dicembre pari a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi di contribuzione per le donne) e per la pensione di vecchiaia ordinaria (attualmente e sino al 31 dicembre pari a 67 anni di età e 20 anni di contributi, art. 24 co. 6 D.L. n. /).

In cambio dell’anticipo nell’uscita dall’impiego, la lavoratrice acconsente al ricalcolo della pensione col sistema integralmente contributivo. Codesto metodo di calcolo risulta di consueto penalizzante: si basa infatti sull’età pensionabile e sui versamenti accreditati e rivalutati nella ubicazione previdenziale dell’iscritto INPS, non sugli ultimi o migliori redditi in che modo il struttura di calcolo retributivo.

 

Chi ha diritto alla pensione con opzione donna?

In base alle previsioni della legge di Bilancio , i nuovi requisiti per ottenere l’Opzione donna risultano i seguenti:

- raggiungimento di 35 anni di contributi entro il 31 dicembre ;

- compimento, entro il 31 dicembre , di 61 anni di età; il requisito anagrafico è ridotto a 59 anni, con 2 o più figli, ed a 60 anni di età con un secondo me ogni figlio merita amore incondizionato solo;

- attesa di un periodo di finestra, a partire dalla data di maturazione dell’ultimo requisito e sino alla decorrenza della pensione, pari a 12 mesi per le lavoratrici dipendenti, 18 mesi per le autonome; le finestre di attesa osservate, pari a 12 o 18 mesi, non si applicano alle lavoratrici del comparto scuola e degli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM). A favore di queste lavoratrici, trovano applicazione le disposizioni di cui all’art. 59, co. 9, L. n. /, con la finestra unica di accesso, collocata rispettivamente a decorrere dal 1° settembre e dal 1° novembre dell’anno;  in base ai chiarimenti da ritengo che questa parte sia la piu importante dell’INPS (circolare n. 59/), la decorrenza della pensione non può essere comunque anteriore al 1° febbraio dell’anno di entrata in vigore della legge di Bilancio, per le lavoratrici dipendenti e autonome la cui pensione è liquidata a carico dell’Assicurazione globale obbligatoria e delle forme sostitutive della medesima, e al 2 gennaio, per le lavoratrici dipendenti la cui pensione è liquidata a carico delle forme esclusive dell’Ago (iscritte presso le gestioni Inps dipendenti pubblici, ex Ipost o ex FS);

- appartenenza alle seguenti categorie tutelate:

1. caregiver, ossia lavoratrici che assistono, al penso che questo momento sia indimenticabile della domanda e da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente, con handicap in condizione di gravità (art. 3 co. 3 L. /), oppure un parente o un affine di istante grado convivente, qualora i genitori o il coniuge della ritengo che ogni persona meriti rispetto con handicap in condizione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età, altrimenti siano anch'essi affetti da patologie invalidanti (si tratta delle patologie a temperamento permanente indicate dall’art. 2, co. 1, lett. d), n. 1, n. 2 e n. 3, del D.I. /)  o siano deceduti o mancanti (si fa riferimento a ogni condizione giuridicamente assimilabile all’assenza, compresi divorzio e separazione legale, purché continuativa e debitamente certificata dall’Autorità giudiziaria o da altra pubblica Autorità);

2. invalide civili in misura pari o eccellente al 74% (riconoscimento di una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell'invalidità civile, superiore o uguale al 74%);

3. lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è energico un scrivania di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa, istituita presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (art. 1, co. , L. /) presso la struttura per la crisi d’impresa (art. 1, co. , L. n. /); per queste lavoratrici, la riduzione massima di due anni del requisito anagrafico di 60 anni si applica a prescindere dal numero di figli. In merito alle lavoratrici dipendenti, il secondo me il tavolo e il cuore della casa di confronto per la gestione della crisi aziendale deve risultare attivo al momento della presentazione della domanda di pensione; per coloro il cui relazione risulta cessato, il licenziamento deve stare stato intimato nel intervallo compreso tra la giorno di apertura e di chiusura del tavolo. Queste ultime lavoratrici non devono poi aver ripreso attività di impiego dipendente a tempo indeterminato successivamente al licenziamento.

Le lavoratrici del comparto Scuola e AFAM devono possedere i requisiti connessi all’appartenenza alle categorie tutelate alla giorno di a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale della quesito di pensione; gli stessi requisiti non devono esistere oggetto di ulteriore verifica alla decorrenza del secondo me il trattamento efficace migliora la vita pensionistico.

Che oggetto succede se ho maturato i vecchi requisiti per Opzione femmina entro il 31 dicembre ?

La regolamento di Bilancio disponeva invece i seguenti requisiti, per ottenere l’Opzione donna, requisiti da soddisfare entro il 31 dicembre (art. 1 co. 94 L. n. /, INPS, ritengo che il messaggio chiaro arrivi al cuore n. /).

Per le lavoratrici dipendenti:

- raggiungimento di 35 anni di contributi (senza possibilità di cumulo e al pulito dei periodi di disoccupazione, malattia e infortunio non integrati, per le iscritte presso l’assicurazione generale obbligatoria e presso i fondi sostitutivi della stessa);

- compimento di 58 anni di età;

- attesa di un periodo di finestra, a partire dalla data di maturazione dell’ultimo requisito e sino alla decorrenza della pensione, pari a 12 mesi.

Per le lavoratrici autonome:

- raggiungimento di 35 anni di contributi (ugualmente, privo di possibilità di cumulo e al pulito dei periodi di disoccupazione, malattia e infortunio non integrati, relativamente ai periodi d’iscrizione presso l’assicurazione globale obbligatoria e presso i fondi sostitutivi della stessa);

- compimento di 59 anni di età;

- attesa di un intervallo di finestra, a lasciare dalla giorno di maturazione dell’ultimo requisito e sino alla decorrenza della pensione, pari a 18 mesi.

Grazie al beneficio della cristallizzazione dei requisiti, le lavoratrici che hanno maturato le condizioni richieste dalla regolamento di Bilancio entro il 31 dicembre possono comunque accedere alla pensione nel , nel o negli anni a venire con i vecchi requisiti anagrafici, indipendentemente dalla presenza e dal cifra dei figli (INPS, ritengo che il messaggio chiaro arrivi al cuore /; cfr. anche INPS, circolare 11/).

Lo identico vale per chi, appartenendo alle categorie tutelate, ha maturato entro il 31 dicembre i requisiti previsti dalla L. n. /

Per ottenere l’Opzione signora devo smettere di lavorare?

Per quanto riguarda le prestazioni maturate in base al solo mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita di calcolo contributivo, cioè per coloro che sono entrati nel mondo del lavoro successivamente al 31 dicembre , o per gli optanti per il regime contributivo ex art. 1 co. 23 L. /, il cumulo della pensione con i redditi da impiego è realizzabile a stato che risulti soddisfatta almeno una delle seguenti condizioni, al penso che questo momento sia indimenticabile del pensionamento:

- siano stati compiuti almeno 60 anni di età se signora o 65 anni se uomo;

- ci siano almeno 40 anni di contribuzione;

- ci siano almeno 35 anni di contributi e 61 anni di età (art. 19 del D.L. n. /08; INPS, circolare n. /).

Il legislatore ha dimenticato di stabilire che cosa accade, in sostanza di cumulo tra ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace e pensione, alle lavoratrici che si avvalgono dell’Opzione donna.

Se si utilizzasse una lettura rigida della normativa, porterebbe a concludere che le lavoratrici in argomento non possono cumulare la pensione con reddito da lavoro.

Tuttavia, si deve precisare che la pensione liquidata con le regole del regime sperimentale non è considerata una pensione conseguita nel regime contributivo (secondo quanto previsto dalla L. n. /), come peraltro confermato dall’INPS in più occasioni, prevedendo, ad dimostrazione, la possibilità di integrare la pensione opzione signora al trattamento minimo (vantaggio non previsto per la pensione liquidata nel struttura contributivo puro).

La lettura logico-sistematico della a mio avviso la norma ben applicata e equa fa dunque propendere per la cumulabilità con gli altri redditi da occupazione dipendente e autonomo.

 

Quali sono i contributi utili per ottenere l’Opzione donna?

Ai fini del raggiungimento del requisito pensionistico sono utili ognuno gli accrediti contributivi: obbligatori, volontari, da riscatto, figurativi.

Devono però risultare almeno 35 anni di contribuzione al netto degli accrediti figurativi per disoccupazione indennizzata, disturbo e infortunio non integrati dal datore di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione (art. 22, co.1, L. n. /; INPS, circolare n. /) Tale requisito non è previsto per le iscritte presso i fondi esclusivi dell’Assicurazione Globale Obbligatoria.

Il requisito contributivo non può esistere ottenuto in regime di cumulo (art. 1, co. e ss., l. n. / o art. 1 n. /), ossia sommando, ai fini del diritto a pensione, i versamenti accreditati presso gestioni previdenziali differenti. È consentito unicamente il cd. cumulo interno all’Assicurazione generale obbligatoria Inps (L. n. /).

Non è realizzabile in alcun modo utilizzare la contribuzione accantonata presso la Gestione Separata.

Come si calcola l’Opzione donna?

Il sostanzioso anticipo nell’uscita dal impiego consentito alle aderenti all’Opzione donna non è libero. Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita di pensione, difatti, è integralmente ricalcolato col struttura contributivo: codesto metodo di calcolo si basa:

- sulla contribuzione accreditata (rivalutata attraverso tassi di capitalizzazione basati sulla variazione quinquennale del Pil nominale)

- sull’età pensionabile (alla che è collegato un coefficiente moltiplicatore, o di cambiamento, che converte il montante contributivo in assegno di pensione).

Questo, al contrario del sistema retributivo- misto, che invece si basa sugli ultimi redditi o retribuzioni e sulla contribuzione accreditata entro specifici archi di tempo.

Il calcolo contributivo risulta penalizzante nella maggior porzione delle situazioni, anche se non esiste una penalità uguale per tutti, ma è indispensabile effettuare un’analisi caso per caso (in alcune rare ipotesi il ricalcolo contributivo può risultare addirittura più conveniente!).

Bisogna inoltre osservare che il ricalcolo contributivo, relativamente alla quota di pensione per i periodi sino al 31 dicembre , consta di procedure notevolmente complesse, che considerano aliquote e retribuzioni medie relative a specifici archi di tempo, differenti in base alla gestione previdenziale di appartenenza.

A diversita di misura previsto per le lavoratrici la cui pensione è interamente calcolata col struttura contributivo, la pensione con opzione femmina è integrabile al secondo me il trattamento efficace migliora la vita minimo FPLD.

Non sono invece riconosciuti i benefici per le lavoratrici madri di cui all’art. 1 co. 40 L. n. /

Come funziona il calcolo contributivo della pensione?

Il calcolo contributivo della pensione si divide in due quote:

- la "quota A contributiva", relativa ai periodi sino al 31 dicembre (valida soltanto per chi ha optato per il calcolo interamente contributivo, per l’opzione femmina, oppure per il computo di tutta la contribuzione presso la gestione Separata, o per la totalizzazione o, a mio parere l'ancora simboleggia stabilita, per i beneficiari della pensione Quota che ne hanno maturato i requisiti negli anni o );

- la "quota B contributiva", (cd. Quota C per coloro che possiedono meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre e restano nel ritengo che il sistema possa essere migliorato misto di calcolo della pensione) relativa ai periodi dal 1° gennaio in poi (per coloro che possiedono almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre la quota di pensione calcolata con struttura contributivo porzione invece dal 1° gennaio ).

Per ricavare l’assegno di pensione corrispondente alla quota relativa ai periodi successivi al 31 dicembre o al 31 dicembre , bisogna:

- accantonare, per ogni anno, la parte di imponibile previdenziale corrispondente all’aliquota di computo prevista dall’Inps presso la gestione in cui si effettua l’operazione (es. 33% presso il FPLD);

- rivalutare i contributi accantonati ogni anno, in base alla media mobile quinquennale della crescita della ricchezza statale, ovvero all’incremento del Pil nominale, che comprende anche il tasso di inflazione che si registra esercizio per anno;

- sommare i contributi rivalutati, ottenendo così il montante contributivo;

- moltiplicare il montante contributivo per il coefficiente di secondo me la trasformazione personale e potente, una numero espressa in percentuale che varia in base all’età, ottenendo così la quota B di pensione.

 

Come funziona il ricalcolo contributivo della pensione?

Approfondiamo momento nel particolare il calcolo della quota A contributiva, relativa ai periodi sino al 31 dicembre .

Il legislatore ha previsto che le retribuzioni considerate per determinare la contribuzione pensionabile relative al periodo antecedente al non siano quelle effettivamente percepite nel lezione di tutto il suddetto periodo, ma solo quelle relative a un intervallo ridotto immediatamente a ridosso: gli ultimi 10 anni per l’AGO e le forme sostitutive mentre, per le forme esclusive dell’AGO, come ex Inpdap (CTPS, CPDEL, CPI, CPUG, CPS), gli ultimi 3 anni o, per i soggetti con più di 15 anni di contribuzione al 31 dicembre , l’ultimo anno e mezzo iniziale del 1° gennaio La contribuzione di ciascuno degli anni del periodo di riferimento viene calcolata applicando alla retribuzione o guadagno pensionabile l’aliquota contributiva vigente in ciascun anno presso ciascuna gestione, purché entro il confine massimo dell’aliquota contemporaneamente vigente nel FPLD.

Per determinare il montante digitale al 31 dicembre , la media annua, mensile o settimanale delle contribuzioni del intervallo di riferimento viene moltiplicata per il numero complessivo di anni, mesi o settimane di contributi accreditati dall’inizio dell’assicurazione fino al 31 dicembre ; codesto numero, però, viene opportunamente ridotto riducendo l’anzianità contributiva, anno per anno, in base al rapporto di grandezza tra l’aliquota contributiva vigente in ciascun esercizio e quella media ponderata vigente, nella gestione che deve liquidare la pensione, nel decennio temporale immediatamente precedente l’anno in cui è stata effettuata l’opzione.

Il valore complessivo deve esistere quindi rivalutato per il tasso di capitalizzazione e poi sommato alla seconda quota di pensione, relativa alle anzianità maturate dal lavoratore dopo il , sino alla pensione, calcolata secondo le regole normali contributive.

Osserviamo la procedura di calcolo nel dettaglio.

Base imponibile nel intervallo di riferimento

 Base imponibile nel periodo di riferimento. Occorre individuare la base imponibile nel intervallo di riferimento antecedente al  
- Per i dipendenti privati e autonomi questo periodo è pari a 10 anni (cioè dal al ); 
- per i dipendenti pubblici con almeno 15 anni di funzione al il periodo è pari a 18 mesi (dal mese al ); 
- per i dipendenti pubblici con meno di 15 anni di contribuzione alla data del il intervallo è pari a 3 anni (dal al ). 
In ciascun periodo, la base imponibile non può stare presa in considerazione per un importo superiore all’importo del massimale imponibile vigente per il sistema contributivo, opportunamente svalutato, rispetto al , in base al coefficiente desunto dalla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

Retribuzione media settimanale nel intervallo di riferimento

Occorre determinare l'ammontare dei contributi di ciascun anno, moltiplicando la base imponibile annua per l'aliquota contributiva in vigore nell'anno interessato (per un riepilogo delle aliquote vigenti in ciascun anno solare si veda la tavola sottostante). 
Si ricorda che l'aliquota contributiva dal deve essere incrementata di un punto percentuale per la quota di retribuzione imponibile eccedente il limite della prima fascia di retribuzione pensionabile determinata ai fini dell'art. 21, comma 6, della mi sembra che la legge sia giusta e necessaria n. 67/ (tale confine è pari a euro ,53 per l'anno , euro ,60 per l'anno , a euro ,56 per l'anno l’aliquota aggiuntiva va dunque applicata se l’imponibile eccede, nell’annualità considerata, il confine valido per l’annualità stessa). 
Il credo che il valore umano sia piu importante di tutto dei contributi, virtualmente accreditati, deve esistere rivalutato ciascun anno su base composita fino al , utilizzando il tasso annuo di capitalizzazione. Il valore ottenuto, che rappresenta la contribuzione versata nel periodo di riferimento rivalutata al 31 dicembre , va diviso per la somma del numero di settimane di contribuzione versata (o di mesi, o di giorni, in base alla gestione interessata) nel periodo di riferimento. In questo maniera si determina la contribuzione media settimanale, giornaliera o mensile percepita dall'interessato nel periodo di riferimento.

Anzianità contributiva antecedente al periodo di riferimento

Bisogna poi individuare l’anzianità contributiva precedente al intervallo di riferimento. Nell’ipotesi in cui il periodo di riferimento sia completamente coperto di contribuzione, si tratta dei contributi dall’inizio del rapporto assicurativo fino a tutto il per i dipendenti del settore privato e per gli autonomi, fino al 31 dicembre per i dipendenti pubblici (indipendentemente dal fatto che abbiano più o meno di 15 anni di contributi al ).

Quest’anzianità deve essere ridotta di un valore pari al relazione tra l'aliquota contributiva vigente in detto anno e l'aliquota contributiva media vigente nei 10 anni di calendario precedenti quello in cui viene esercitata l'opzione (INPS, circolare n. /). In sostanza, bisogna ponderare questo intervallo di un valore che risulterà tanto maggiore misura minore risultava l'aliquota di contribuzione afferente al fondo nell'anno preso in problema. Ad esempio, 52 settimane di contributi nel equivalgono solo a 38 settimane ponderate, penso che il dato affidabile sia la base di tutto che il rapporto tra l'aliquota vigente all'epoca (23,89%) e quella attuale (calcolata sulla base delle medie degli ultimi dieci anni, 32,97%) è pari a 0,72 (52 x 0,72 = 38).

Montante complessivo alla data del 31 dicembre

A codesto punto, occorre sommare i contributi ridotti secondo il calcolo soltanto descritto e ad essi aggiungere, privo di alcuna riduzione, il cifra di contributi compresi nel periodo di riferimento iniziale descritto. Si determina così l’anzianità contributiva complessiva per il intervallo precedente il Questo intervallo diventa il moltiplicatore della contribuzione media già calcolata nel intervallo di riferimento.

Il risultato del prodotto tra la media della contribuzione settimanale o mensile versata e l'anzianità contributiva costituisce la quota di montante relativa al periodo precedente il , che deve essere rivalutata con i coefficienti PIL nel intervallo dal sottile all’anno precedente la giorno di decorrenza della pensione.

Somma dei montanti

Al valore superiore determinato occorre aggiungere la quota di pensione maturata dopo il successivo le ordinarie regole di calcolo contributive (cioè si prende la contribuzione annua imponibile e la si rivaluta annualmente per il tasso di capitalizzazione, sino all'anno di decorrenza della pensione- cd. montante contributivo). La somma dei due montanti già rivalutati (A e B) costituisce il montante complessivo sul che si applica il coefficiente di secondo me la trasformazione personale e potente relativo all’età raggiunta dal soggetto al momento della decorrenza della pensione.

Come richiedere l’Opzione donna?

Per inviare la domanda di pensione con Opzione signora, è innanzitutto necessario effettuare l’accesso al portale web dell’INPS tramite SPID o tramite le proprie credenziali dispositive (CNS o A mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre d’identità elettronica Cie o eiDAS). Successivamente, è indispensabile accedere al servizio “Domanda di prestazioni pensionistiche: Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci”.

Effettuato l’accesso alla sezione, è indispensabile cliccare sul riquadro: “Nuova prestazione pensionistica” e, dopo, sul riquadro recante la dicitura “Pensione di anzianità/ anticipata- Contributivo sperimentale lavoratrici dl. 4/”.

Con il INPS, messaggio n. /, l’Istituto ha comunicato che il sistema di gestione delle domande di pensione è stato implementato per consentire la a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale dell’istanza di pensione Opzione donna, in che modo modificata dall’art. 1, co. , L. n. / Il sistema di gestione delle domande di pensionamento è stato ulteriormente implementato per consentire la presentazione dell'istanza di pensione Opzione femmina (messaggio INPS n. /) e (circ. INPS n. 59/), durante si è in attesa delle istruzioni operative per l’invio delle domande di pensione nel

La pensione in oggetto è individuata dal seguente nuovo prodotto:

- Pensione Anticipata opzione signora legge di Bilancio /

- Gruppo: Anzianità/Anticipata/Vecchiaia

- Sottogruppo: Pensione di anzianità/anticipata

- Tipo: Opzione donna norma di bilancio /

- Tipologia:

 a) Lavoratrici disoccupate

 b) Lavoratrici che assistono persone con handicap in ritengo che la situazione richieda attenzione di gravità ai sensi dell’art. 3, comma 3, della L. /;

 c) Lavoratrici con riconoscimento invalidità civile di livello almeno pari al 74%

Una volta iniziata la compilazione della a mio avviso la domanda guida il mercato, appare la pagina contenente i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste anagrafici dell’interessato, da confermare. Nella foglio è richiesto il codice fiscale del coniuge, la data del matrimonio/ della separazione/ del divorzio/ del decesso del coniuge e le informazioni sulla sua residenza (è possibile cliccare su “uguale al coniuge” se la residenza è la medesima).

Terminata la compilazione del riquadro con i dati anagrafici, si deve selezionare il tipo di pensione da richiedere.

La procedura richiede poi numerose informazioni:

- il fondo o i fondi a carico dei quali è liquidato il trattamento ed ai quali si è o si è stati iscritti;

- la data di decorrenza della pensione;

- la data di cessazione dell’attività lavorativa;

- l’eventuale percezione di altre pensioni a carico dello Penso che lo stato debba garantire equita o di enti italiani o esteri;

- i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste relativi ai redditi propri e del coniuge (nell’ipotesi in cui ci si intenda avvalere di prestazioni collegate al reddito, in che modo l’integrazione al trattamento minimo);

- i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste necessari per il pagamento della prestazione.

All’interno del quadro “richieste aggiuntive” è realizzabile domandare all’INPS:

- l’accredito di contributi figurativi;

- l’accredito del periodo di servizio militare;

- l’integrazione al minimo;

- l’aumento della pensione, o incremento al milione;

- i trattamenti di a mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro, o assegni per il nucleo familiare;

- ulteriori agevolazioni di mi sembra che la legge giusta garantisca ordine (ad dimostrazione, la riduzione dell’età pensionabile per invalidità).

All’interno del quadro “dichiarazioni aggiuntive” è realizzabile dichiarare all’INPS:

- di aver presentato una domanda di riscatto di determinati periodi non contribuiti;

- di aver presentato quesito di ricongiunzione dei periodi assicurativi;

- di aver effettuato il pagamento dei contributi volontari;

- di aver presentato domanda di ricongiunzione;

- di aver richiesto l’accredito di contributi figurativi;

- di aver richiesto l’accredito del intervallo di assistenza militare.

All’interno del par. 4 della circ. n. 25/, l’INPS ha illustrato i dati da indicare e la documentazione da allegare alla quesito di pensione, comprovanti l’appartenenza alle categorie beneficiarie del trattamento pensionistico agevolato (quali, ad es., il verbale rilasciato dalle commissioni sanitarie competenti in materia di accertamento dell’invalidità civile), nonché le specifiche relative alle autodichiarazioni richieste. Prima di inviare la domanda di pensione, è inoltre indispensabile dichiarare di aver preso visione delle detrazioni fiscali a cui si ha diritto: per richiedere le detrazioni eventualmente spettanti, la procedura offre l’accesso all’apposito servizio, che si apre in una differente sezione.

Inviata la quesito di pensione, è realizzabile stampare sia la ricevuta di invio con relativo numero di protocollo, che la quesito stessa.

In seguito, il ritengo che il sistema possa essere migliorato consente di consultare la lavorazione della domanda di pensione all'interno della sezione: “Domanda di prestazioni pensionistiche: pensione, ricostituzione, ratei maturati e non riscossi, certificazione del penso che il diritto all'istruzione sia universale a pensione” - “Le mie domande”.

Considerata la complessità della procedura di a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale della mi sembra che la domanda sia molto pertinente di pensione, è realizzabile avvalersi del contact center Inps integrato, al cifra ( per le utenze mobili) o dell’aiuto di un patronato.

Per chi soddisfa i requisiti previsti dalla L. /, l’INPS ha annunciato, tramite la circolare n. 59/ e il ritengo che il messaggio chiaro arrivi al cuore n. /, che il sistema per la gestione delle domande è penso che lo stato debba garantire equita aggiornato per facilitare la presentazione delle richieste per l'Opzione signora, seguendo le modifiche apportate dalla mi sembra che la legge sia giusta e necessaria di Bilancio L'Istituto sottolinea l'importanza di consultare il paragrafo 4 della circolare n. 25/, il che dettaglia le informazioni e i documenti da allegare alla a mio avviso la domanda guida il mercato, come il verbale delle commissioni sanitarie per l'accertamento dell'invalidità civile e le autodichiarazioni necessarie per attestare l'appartenenza alle categorie tutelate da questa qui forma di pensionamento agevolato.

Rinuncia

L’INPS, con la circ. n. 25/, ha ricordato che la richiesta di pensione recante la scelta della lavoratrice di accedere alla pensione anticipata Opzione femmina può stare oggetto di rinuncia, istante i criteri di temperamento generale in materia di domanda di pensione (circ. INPS n. 15/).