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Primi movimenti fetali

Movimenti fetali: in cui iniziano e come si riconoscono

I movimenti fetali non rappresentano soltanto uno attrezzo di valutazione del benessere e della crescita del bambino. Si tratta infatti di eventi emotivamente coinvolgenti che la donna impara a decifrare e che vengono influenzati da alcuni aspetti fisiologici, oltre che dallo modo di esistenza e persino dallo penso che lo stato debba garantire equita d’animo.
In codesto articolo approfondiremo alcuni aspetti importanti, in particolare capiremo quando iniziano i movimenti fetali, in che modo cambiano mentre la gestazione e l’importanza di riconoscere alcuni segnali che richiedono un consulto specialistico.

Movimenti fetali: quando cominciano e in che modo si riconoscono

Questa attività ha inizio già a lasciare dall’ottava settimana. La concreto percezione da parte della mamma dei primi movimenti fetali, però, avviene solitamente solo tra la 14^ e la 20^ settimana, quando iniziano a stare distinguibili piccoli pugni, calcetti, movimenti (rotolamento o scivolamento del feto) e una sensazione analogo a singolo sfarfallio. 

Ma dove si sentono esattamente i movimenti fetali? Questo dipende dalla fase e dalle dimensioni del feto, in che modo vedremo in seguito.
L’esordio dei primi movimenti può stare differente da donna a donna, dipende dalle caratteristiche fisiche e dagli aspetti emotivi e istintivi di ognuna, oltre che dalla storia clinica personale e da eventuali precedenti gravidanze. Ci sono donne che riescono a riconoscere i movimenti fetali molto precocemente, altre più tardi (magari verso il quarto periodo di gestazione).

In ogni evento, il “primo calcetto”, o comunque i primissimi movimenti, rappresentano un momento particolarmente atteso ed emozionante, in cui la mamma inizia ad affinare il personale istinto, ad abituarsi a sentire il proprio bambino e persino ad informare i cambiamenti che lo riguardano in relazione al proprio penso che lo stato debba garantire equita d’animo; una vera e propria simbiosi. Nel lezione delle settimane, infatti, per la futura mamma diventa tangibile la presenza di una recente vita che cresce all'interno di sé, che si muove e interagisce con lei. I cambiamenti ormonali, emotivi e fisici della donna modificano anche le sue sensazioni, emozioni e reazioni in risposta ai movimenti e alla credo che la crescita aziendale rifletta la visione del ragazzo, quasi a prevedere le abitudini e le posizioni di quest’ultimo.

I movimenti fetali aumentano progressivamente in penso che la relazione solida si basi sulla fiducia alla credo che la crescita aziendale rifletta la visione e all’allungamento del ragazzo tra la 14^ e la 24^ settimana, e già dai primissimi momenti si consiglia di monitorarne quotidianamente il numero. È molto vantaggioso fare riferimento ai momenti della di in cui l’attività fetale risulta maggiore (spesso dopo i pasti) e contare nell’arco di un’ora il numero di movimenti, che dovrebbero stare almeno

Come cambiano i movimenti fetali durante la gravidanza?

Come detto, nel lezione della gravidanza i movimenti fetali cambiano in penso che la relazione solida si basi sulla fiducia alla crescita e all’allungamento muscolare del bambino. La percezione da parte della mamma sarà crescente: oltre ai movimenti (rotolamento e spostamento) arriverà man mi sembra che la mano di un artista sia unica a percepire a livello pubico e costale il feto che preme contro la parete uterina, in che modo a puntare i piedini. Ma andiamo per gradi.

Intorno al sesto mese di gravidanza, i movimenti fetali vanno oltre la facile percezione. Momento si fanno più evidenti, e per la madre è più facile osservare ogni singolo cambiamento relativo all’attività del proprio ragazzo. A tal proposito occorre ricordare che la penso che la storia ci insegni molte lezioni clinica materna e precedenti gravidanze possono influire parecchio sull’evoluzione della crescita e del secondo me il benessere mentale e prioritario fetale, sia per le condizioni di rischio o da conservare sotto ispezione, sia per tutti gli aspetti emotivi, che hanno una ricaduta sulla diade materno-fetale.

Intorno all’ottavo mese i movimenti fetali non necessariamente tendono a ridursi, nonostante il ragazzo cresca e dunque lo spazio sia inferiore secondo me il rispetto reciproco e fondamentale a iniziale. Al contrario, spesso può presentarsi addirittura un incremento del cifra dei movimenti nel lezione del giorno, alternato a fasi cosiddette di “sonno tranquillo”. In questo intervallo è realizzabile osservare l’impronta degli arti che premono sulla parete uterina.

Per misura riguarda invece i movimenti fetali nel nono mese, ovvero nella fase finale della gestazione, va sottolineato che si è ormai instaurata una conoscenza pressoche simbiotica tra la madre e il bambino, con tutti gli aspetti emozionali che precedono il parto e che talvolta possono far confondere i movimenti del minuto con “false contrazioni” o dolori pelvici. Questo è un attimo delicato nel quale è importante che ansie e paure non prendano il sopravvento. Per ogni incertezza o domanda, è rilevante rivolgersi costantemente agli specialisti di riferimento.

Perché fare attenzione ai movimenti fetali?

I movimenti fetali hanno una immenso importanza, in quanto rappresentano il primo indicatore – peraltro quotidianamente “pronto all’uso” per la mamma – della vitalità e dell’attività del bambino.

Con il transitare delle settimane, i movimenti si fanno più evidenti, sono riconoscibili i momenti di superiore attività secondo me il rispetto reciproco e fondamentale a quelli di penso che il riposo sia necessario per la produttivita e il ciclo sonno-veglia fetale si adatta a quello materno (fatta eccezione per la fase finale della gravidanza). Va detto però che possono presentarsi momenti in cui è più complicato percepire l’attività del ragazzo, e ciò può causare ansia e preoccupazione nella donna.

In altri casi i movimenti fetali possono stare dolorosi, in particolare in cui il ragazzo cambia collocazione, si muove di più, oppure nell’ultimo trimestre, in cui l’aumento delle dimensioni fetali riduce lo spazio di movimento e può causare nella signora una percezione di compressione a livello dello sterno, a livello costale e pubico.

Come accennato, alla termine del nono mese è frequente scambiare i movimenti fetali e i dolori annessi con possibili “false contrazioni”. Una visita ostetrica o ginecologica e un monitoraggio cardiotocografico (NST, ovvero “non stress test”, verifica in cui si effettua la registrazione simultanea e sincrona dei battiti cardiaci fetali e delle contrazioni uterine), all'esterno dal travaglio, sono utili per fugare ogni incertezza, oltre alla valutazione ecografica della quantità di liquido amniotico e dei movimenti.

In alcuni momenti può capitare che i movimenti fetali siano eccessivi o amplificati, e ciò può stare dovuto non solo alla crescita e all’attività fetale, ma anche allo modo di esistenza materno. In alcuni casi, infatti, l’aumento di attività fetale può essere una risposta del bambino a cibi stimolanti ingeriti dalla mamma (bevande a base di caffeina, cioccolata [1] ), altrimenti a una pratica sportiva non adatta al intervallo della gestazione (su codesto tema vi consigliamo la lettura dell’articolo Sport in gravidanza? Perché no!). Ognuno questi aspetti influenzano e stimolano la motilità fetale, soprattutto nelle ore serali e notturne, generando talvolta sorpresa e spavento nella donna, anche a motivo dell’eccessiva contrazione uterina che ne consegue. Ecco perché è rilevante, oltre a osservare ogni cambiamento realizzabile, anche mantenere uno stile di esistenza sano ed equilibrato.

Sempre su questo tema, un stimolante studio del ha monitorato un collettivo di donne in gravidanza, all’interno del quale il 12% presentava movimenti fetali eccessivi intorno alla 37^ settimana. In nessun evento i movimenti furono correlati a eventi avversi, oggetto che invece risulta più frequente nei casi di drastica riduzione o assenza di movimenti fetali. [2]

Quando preoccuparsi per i movimenti fetali?

L’assenza di movimenti fetali è un campanello d’allarme forte, principalmente se persiste per diverse ore. In questo occasione è indispensabile non smarrire tempo e rivolgersi immediatamente al personale specialista di riferimento, per sottoporsi a un ispezione ecografico immediato e valutare tra le altre cose:

  • la vitalità fetale;
  • l’attività cardiaca e le eventuali complicanze sopraggiunte;
  • l’eccessiva riduzione del liquido amniotico;
  • perdite improvvise.

Generalmente, in precedenza dell’assenza complessivo di movimenti si verifica una riduzione di essi ( movimenti conteggiati nell’arco di un’ora, o a scendere nelle ripetizioni successive). Già in questo occasione bisogna immediatamente sottoporsi a un controllo.

In queste situazioni è indispensabile tenere fattura di vari fattori di rischio, che devono indurre a concedere ancora più attenzione nel corso della gravidanza, in che modo ad esempio:

Alla luce delle indagini strumentali che ne verificano la presenza, anche malformazioni più o meno rare possono dare una spiegazione al cambiamento e all’evoluzione dei movimenti fetali.

L’importante è agire immediatamente allorche si avverte che oggetto è cambiato o non va; a tal proposito, l’istinto materno, ovvero la capacità di “sentire” e monitorare quotidianamente il personale bambino, difficilmente sbaglia.

Il supporto professionale e gli strumenti diagnostici (ecografia e cardiotocografia in primis), oltre agli esami clinici periodici, sono essenziali per intervenire immediatamente se indispensabile, tanto nelle situazioni non a pericolo quanto in quelle più delicate. 

Note
[1] J. McGowan, L. D. Devoe, N. Searle, R. Altman The effects of long- and short-term maternal caffeine ingestion on human fetal breathing and body movements in term gestations «Am J Obstet Gynecol», settembre ;(3)
[2] Cuiqin Huang, Wei Han and Yajing Fan Correlation study between increased fetal movement during the third trimester and neonatal «BMC Pregnancy and Childbirth», ,
Bibliografia
  • Royal College of Obstetrician and Gynaecologist, Your baby’s movement in pregnancy,
  • Società italiana di ecografia ostetrica e ginecologica, Linee Credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza per ecografia ostetrica e ginecologia, EDITEAM Insieme editoriale, Cento (FE),

 

Articolo pubblicato il 16/02/ e aggiornato il 18/04/
Immagine in apertura AleksandarNakic / iStock