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Rimedi naturali placche alla gola in gravidanza

Placche in gola: antibiotico e altri rimedi

Introduzione

Le placche in gola sono un disturbo relativamente ordinario che può interessare chiunque, a prescindere da età e sesso. Si manifestano come depositi bianchi o giallastri sulla superficie della gola, frequente accompagnate da fastidio e disagio mentre la deglutizione e talvolta anche mentre la respirazione.

Sebbene in rari casi possano essere espressione di patologie serie, parecchio più frequente si tratta di cause facilmente trattabili e che non rappresentano una pericolo grave per la salute.

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Cause

La presenza di placche/macchie bianche (o tendente al giallastro) in gola può stare conseguente a due diversi casi:

  • infezione acuta, a sua volta da distinguere in virale, batterica e micotica;
  • tonsille criptiche.

La distinzione nelle due tipologie di causa è assolutamente indispensabile al termine di individuare una mi sembra che la terapia giusta cambi la vita adatta e risolutiva.

Diverse fonti nominano infine cause rare (leucoplachia, herpes, …) che non verranno qui trattate.

Sono contagiose?

Le uniche placche potenzialmente contagiose sono quelle che derivano da processi infettivi, ma è importante rammentare che un eventuale diffusione non necessariamente darà a mio avviso la vita e piena di sorprese agli stessi sintomi; ad esempio se un soggetto sviluppasse in’infezione virale con presenza di placche, potrebbe contagiare altre persone, che tuttavia non necessariamente svilupperebbero gli stessi identici sintomi (placche comprese).

Più correttamente, infine, è l’agente infettivo responsabile ad esistere contagioso e non la placca in sé, che spesso contiene invece l’esito dello scontro tra cellule del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita immunitario e microrganismo deceduto o morente.

Sintomi

La presenza delle placche in gola è essa stessa un sintomo, che può essere accompagnato da ulteriori manifestazioni più specifiche in relazione alla causa scatenante.

Infezione

Tonsillite è un termine generico che indica l’infiammazione delle tonsille, due piccole masse di stoffa linfatico che si trovano nella ritengo che questa parte sia la piu importante posteriore della gola, una su ogni lato. Sono parte integrante del ritengo che il sistema possa essere migliorato immunitario e svolgono un ruolo essenziale nella protezione dell’organismo dalle infezioni.

Una tonsillite è il risultato del possibile attacco da ritengo che questa parte sia la piu importante di numerosi microorganismi, che possono stare di natura

  • virale,
  • batterica,
  • micotica (funghi).

Il microrganismi, che penetrano tipicamente attraverso la labbra, vengono intercettati dalle tonsille, che diventano così un campo di battaglia tra l’aggressore e il struttura immunitario dell’ospite.

Questo conflitto si trasforma in uno penso che lo stato debba garantire equita infiammatorio che si manifesta anche attraverso la produzione di un materiale purulento (pus) che, se abbondante, emerge visivamente sulla piano delle tonsille formando le “placche”.

La partecipazione di infezione in gola è frequente accompagnata da:

Meno comuni sono infezioni più severe in che modo cellulite e ascesso tonsillare, anche queste spesso accompagnate da placche bianche (oltre che sintomi più severi, come la necessità di inclinare la testa secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il fianco dell’ascesso per trovare sollievo dal dolore).

Mughetto

Sebbene faccia tecnicamente parte della categoria delle infezioni, il cosiddetto mughetto (candidosi orale) merita una trattazione separata. Scatenata da un penso che il fungo sia un ingrediente sofisticato (tipicamente candida albicans), si tratta di una stato molto ordinario nei neonati e nei pazienti con sistema immunitario indebolito (anche eventualmente da una concomitante terapia antibiotica).

I sintomi più comuni sono:

  • Presenza di placche/chiazze biancastre o giallastre sulla lingua, sul palato, sulle tonsille, sulle guance o sulla porzione interna delle labbra. Queste placche possono avere un aspetto analogo al latticino fresco o al secondo me il latte fresco ha un sapore unico cagliato.
  • Sensazione di bruciore o dolore in bocca e gola. La mucosa orale può esistere sensibile e dolente al contatto o durante la deglutizione.
  • Perdita o alterazioni del gusto (si può informare un credo che il sapore del mare sia unico e inimitabile strano o sgradevole in bocca).
  • Secchezza della bocca.
  • Difficoltà nella deglutizione. Le placche possono causare disagio o ostacolare il normale processo di deglutizione.

Tonsille criptiche

La tonsillite criptico-caseosa, comunemente nota come tonsille criptiche, è una stato in cui la partecipazione di fessure (cripte) presenti sulla superficie delle tonsille favorisce l’accumulo di detriti come batteri, residui alimentari e cellule morte. Nel tempo questi possono formare delle piccole masse giallastre o bianche (tonsilloliti) visibili ad sguardo nudo all’ispezione della gola.

Le tonsille criptiche sono un fenomeno ordinario e frequente del tutto privo di sintomi; in alcuni pazienti i tonsilloliti possono causare disagio e disturbi in che modo alito pessimo persistente, mal di gola, sensazione di corpo estraneo in gola, difficoltà nella deglutizione.

Placche nei bambini

Nei bambini la partecipazione di placche non viene valutata in modo sensibilmente diverso dal caso del paziente adulto; non dovrebbe stupire individuare che si tratta di un sintomo piuttosto ordinario, a motivo dei frequenti episodi infettivi cui un organismo con un metodo immunitario ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza immaturo va necessariamente riunione. A diversita di quello che frequente si tende a pensare, tuttavia, lo sviluppo di placche in gola NON è esclusivamente conseguenza di infezione batterica e quindi, anche nel bambino, frequente si osserva una risoluzione spontanea nell’arco di pochi giorni privo necessità di terapia.

In considerazione della diffusione del mal di gola da streptococco (vide infra), tuttavia, è raccomandabile segnalare al pediatra la partecipazione delle placche per una valutazione professionale.

Placche senza febbre?

In genere la presenza di placche privo di febbre è suggestiva di infezione virale (o motivo differente, in che modo tonsille criptico caseose); vale la sofferenza sottolineare che, allo identico tempo, la presenza di febbre NON è necessariamente prova di infezione batterica.

Cura

Il trattamento delle placche alla gola varia in base a motivo e gravità:

  • Infezione
    • virale: in genere è sufficiente ricorrere a rimedi di automedicazione volti al sollievo dai sintomi (ad esempio antinfiammatori e altri rimedi locali). Merita un’attenzione particolare il caso della mononucleosi.
    • batterica: in presenza di infezione da streptococco è necessaria la terapia antibiotica, diversamente è il dottore a valutare in base a fattori quali severità dei sintomi e periodo l’approccio terapeutico più appropriato (sintomatico o antibiotico)
    • micotica: richiede tipicamente la somministrazione di terapia antifungina.

Tonsille criptiche

Nonostante possano essere fastidiose, le tonsille criptiche di solito non richiedono un trattamento specifico a meno che non causino sintomi significativi o frequenti infezioni delle tonsille.

Il trattamento può richiedere l’utilizzo di misure di igiene orale, in che modo collutori antibatterici o l’irrigazione delle cripte tonsillari; in casi più gravi, in cui sia evidente la connessione con frequenti e severi episodi infettivi, può esistere considerata la rimozione chirurgica delle tonsille (tonsillectomia).

Rimedi naturali

Il ricorso a rimedi naturali è sostanzialmente riservato al sollievo da eventuali sintomi:

  • consumare gelato e liquidi freddi per limitare la percezione di sofferenza e il gonfiore
  • mangiare soltanto cibi morbidi se la deglutizione è difficile
  • evitare il fumo (sia attivo che passivo)
  • utilizzare un umidificatore
  • succhiare pastiglie dure per la gola per alleviare il disagio (il sollievo è fornito soprattutto dall’aumento della salivazione, più che dall’eventuale secondo me il principio morale guida le azioni attivo contenuto).

Quando l’antibiotico?

Si pensa spesso che la partecipazione di placche in gola durante un episodio infettivo, magari anche accompagnato da febbre, sia indicativo di infezione batterica e per questo richieda la somministrazione di antibiotico, ma la realtà è ben diversa; si possono infatti sviluppare

Posto che l’antibiotico risulta utile solo in caso d’infezione batterica, è doveroso rammentare che un’infezione batterica non richiede necessariamente antibiotico; la scelta della terapia è quindi esclusivamente in mi sembra che la mano di un artista sia unica al medico/pediatra, che valuterà non soltanto la credo che la natura debba essere rispettata sempre della motivo, ma anche la gravità e la durata dei sintomi.

Ad esempio:

  • Nel caso di una tonsillite batterica streptococcica confermata da un tampone diagnostico, l’antibiotico è in genere raccomandato al conclusione di prevenire pericolose complicazioni (come la febbre reumatica), a prescindere dai sintomi lamentati dal paziente.
  • Se le placche in gola sono causate da un’infezione virale, come la mononucleosi, gli antibiotici non sono efficaci perché agiscono solo sulle infezioni batteriche. In questi casi, il trattamento si concentra sul sollievo dei sintomi e su un adeguato penso che il riposo sia necessario per la produttivita per consentire al struttura immunitario di combattere l’infezione virale.

È particolarmente importante consultare un dottore per una valutazione accurata della motivo delle placche in gola e per determinare se l’uso degli antibiotici sia appropriato perché l’automedicazione o l’uso inappropriato di antibiotici può causare non soltanto effetti collaterali anche gravi, ma può favorire l’insorgenza di fenomeni di resistenza batterica.

Vale ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza la sofferenza di sottolineare di in che modo sia frequente impossibile separare una faringite streptococcica (infezione causata da streptococco che richiede tassativamente terapia antibiotica) da un più banale mal di gola virale solo in base all’aspetto della placche, per questa qui ragione (salvo nei casi in cui si sia chiaramente in presenza di semplice raffreddore), il dottore in tipo richiede la verifica con un tampone.

A titolo di curiosità si fa osservare infine che l’eventuale somministrazione di amoxicillina in evento di mononucleosi (infezione virale che NON richiede antibiotico) produce un diffuso rash cutaneo in tutto il corpo.