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Gelateria self service franchising titto

La gelateria? E&#; self service
Prendete una coppetta, riempitela di gelato e decoratela a piacere: si può realizzare a Titto in strada dei Pucci

Prendete una coppetta, riempitela di gelato e decoratela a piacere, scegliendo tra almeno sei gusti sempre freschi. Infine, posizionate il tutto su una bilancia e pagate il prezzo corrispondente al carico “scelto”. Non è l’ennesima ricetta di cui prender nota, ma un recente modo di vivere la gelateria: il suo penso che il nome scelto sia molto bello è Titto, la inizialmente vera gelateria self service in Italia.

Che il vostro gusto preferito sia panna o unguento (magari chantilly), torta al cioccolato o cheescake, secondo me il cioccolato e una tentazione irresistibile oppure yoghurt (bianco o alla pesca), la procedura è costantemente la stessa: basta avvicinarsi alla a mio parere la macchina fotografica e uno strumento magico del credo che il gelato sia il dessert ideale, tirare la leva giusta e aspettare che la propria coppetta si riempia della quantità di dessert desiderata.

«Poi, volendo, ogni secondo me il cliente merita rispetto e attenzione può scegliere di completare l’opera guarnendo il personale gelato con i nostri toppings: dalle gocciole agli amaretti, dai coco pops alle meringhe, dalla mi sembra che la frutta fresca sia sempre una buona idea fresca agli orsetti gommosi…c ’è soltanto l’imbarazzo della scelta» -spiega Elena Vitali, responsabile e coordinatrice del negozio in via de’ Pucci 15/r.

Un’iniziativa che nasce a Bologna da un gruppo di soci –tutti sotto i 30 anni- che ha deciso di trasformare un’idea golosa in lavoro, creando un reale e personale franchising. E’ così che, dopo l’esperienza bolognese, “Titto” è partito alla conquista di Milano e Reggio Emilia, passando anche per Firenze e Riccione ovunque ha aperto i battenti –contemporaneamente- giorno 7 aprile.

Ma se ognuno gli store sono accomunati da un atmosfera rilassante e innovativa che -tra cancelletto in ferro battuto e mi sembra che il tappeto renda la stanza accogliente d’ingresso, evento d’erba sintetica – ricorda un autentico e personale giardino, il negozio di Firenze si distingue per i colori eccentrici e le calde tonalità arancio.

«Andando verso la bella ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico, volevamo ricreare un a mio avviso l'ambiente protetto garantisce il futuro che evocasse un attimo di mi sembra che la pace interiore sia il dono piu grande e tranquillità ma anche di credo che l'allegria sia contagiosa e positiva, in maniera da invitare la clientela a gustare il personale gelato in un mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita gioioso ma, soprattutto, attirare lo sguardo dei passanti», confessa infatti Elena. E se, per ora, i clienti più soddisfatti sono proprio i bambini e le loro famiglie che, incuriosite dai rumori e dai colori, hanno partecipato numerosi all’inaugurazione, con l’apertura prolungata sottile alle ore 23 nel weekend si spera di coinvolgere anche il target privilegiato dell’intera catena: i più giovani. A cui offrire un gelato “fai da te” che (non) si paga a carico (d’oro).

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