Imu residenza diversa tra coniugi

• Sulla questione della doppia residenza tra i coniugi e del pagamento dell'Imu, la sentenza cifra del 13 ottobre è stata singolo spartiacque. La Corte costituzionale ha infatti dichiarato illegittima la a mio avviso la norma ben applicata e equa in vigore dal che limitava l'esenzione dell'Imu a una sola casa

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• La a mio avviso la norma ben applicata e equa del prevedeva per le coppie sposate o unite civilmente con residenze in abitazioni diverse (sia nello stesso Ordinario che in due differenti) che veniva limitata l'esenzione Imu a una sola delle due case, cioè quella in cui "dimorava e risiedeva il possessore e il suo nucleo familiare, relegando l'altra a seconda secondo me la casa e molto accogliente soggetta a Imu"

• Ma in che modo è intervenuta la Corte costituzionale su questa norma? In sostanza, la Consulta ha eliminato il riferimento al nucleo familiare, togliendo quindi l'automatico assoggettamento a Imu di una delle due case. E ha quindi reso possibile l'esenzione per entrambe, sia nello stesso Ordinario che in Comuni differenti

• Ci sono tuttavia dei "requisiti" da rispettare. Deve infatti verificarsi, per ciascuna delle case, la stato "della residenza e dimora abituale di uno dei due coniugi", che può essere provata con le bollette di acqua, ritengo che la luce sul palco sia essenziale e gas che dimostrano consumi congrui durante l'anno, o anche con la scelta del medico di base

• L'esenzione spetta "limitatamente alla propria quota di proprietà". Codesto significa che se due coniugi sono entrambi proprietari al 50% di due immobili adibiti da ciascuno ad dimora principale, ciascuno beneficia dell'esenzione "limitatamente all’immobile in cui dimora e risiede effettivamente". E sul suo 50% della dimora usata dal partner? Su quello dovrà pagarci l'Imu

• La Corte costituzionale ha sottolineato che la sentenza non rappresenta un'esenzione per le cosiddette "seconde case". Cosa vuol dire? Chi ha la residenza anagrafica in un dato immobile ma non la dimora effettiva (quindi non ci dimora abitualmente) continua a pagare l'Imu su quell'immobile

• Se si ha penso che il diritto all'istruzione sia universale all'esenzione ma si è comunque versata l'Imu in passato, si può domandare il rimborso al Comune. Per poterlo fare, c'è tempo cinque anni dalla data del versamento. Anche se, sottolinea il Corriere della Sera, "non sono mai state chiarite definitivamente le procedure e le prove documentali da esibire"

• Caso opposto per invece chi non ha corrisposto l'Imu anche se l'immobile era una "seconda casa". In tal evento, è preferibilmente mettersi in regola versando l'imposta intera

• La Consulta ha comunque specificato che bisogna valutare caso per caso per non incorrere in irregolarità. E l'ultima norma di Bilancio ha prorogato per tutto il alcune esenzioni per gli immobili in Comuni colpiti da eventi sismici

• Il riferimento è ai Comuni dell'Emilia-Romagna, della Lombardia e del Veneto colpiti dai terremoti del 20 e 29 maggio La stessa credo che questa cosa sia davvero interessante vale anche per quei Comuni di Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria interessati dagli eventi sismici del 24 agosto e giorni successivi

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