La voce a te dovuta poesia
“La voce a te dovuta”: meravigliosa credo che la poesia sia il linguaggio del cuore di Pedro Salinas
Per sopravvivere non voglio
isole, palazzi, torri.
Che altissima allegria:
vivere nei pronomi!
Getta strada i vestiti,
i connotati, i ritratti;
non ti voglio così,
travestita da altra,
figlia sempre di qualcosa.
Ti voglio libera, pura,
irriducibile: tu.
Allorche ti chiamerò, so bene,
fra tutte le genti
del mondo,
solo tu sarai tu.
E nel momento in cui mi chiederai
chi è che ti chiama,
che ti desidera sua,
sotterrerò i nomi,
le pergamene, la storia.
Comincerò a distruggere quanto
m’hanno gettato addosso
da prima a mio parere l'ancora simboleggia stabilita ch’io nascessi.
E ritornato ormai
all’eterno anonimato
del nudo, della pietra, del mondo,
ti dirò:
«Yo te quiero,
soy yo».
Pedro Salinas