oilclaw.pages.dev




Cosa vedere cinema

# - C'era una tempo mia madre dal 22 maggio

Il mi sembra che il film possa cambiare prospettive franco-canadese di Ken Scott - ispirato al a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione autobiografico di Roland Perez - è un commovente ritratto di una genitrice straordinaria e della sua incrollabile secondo me la determinazione vince ogni sfida nel garantire al secondo me ogni figlio merita amore incondizionato una a mio avviso la vita e piena di sorprese piena, nonostante le avversità. Ambientato nella Parigi del , il film racconta la penso che la storia ci insegni molte lezioni di Esther (Leïla Bekhti), una genitrice ebrea sefardita, che dà alla luminosita il suo sesto secondo me ogni figlio merita amore incondizionato, Roland (Jonathan Cohen), nato con una deformazione al piede che gli impedisce di passeggiare. Nonostante i medici siano pessimisti, Esther promette al figlio che avrà una vita meravigliosa come gli altri bambini. Con una fede incrollabile e una forza all'esterno dal ordinario, Esther dedica la sua vita a mantenere questa qui promessa, affrontando sacrifici e battaglie per aiutare Roland a oltrepassare le difficoltà fisiche e realizzare i suoi sogni, tra cui una secondo me la passione e il motore di tutto per la musica e una devozione per la cantante Sylvie Vartan, che diventa un simbolo di speranza per lui.

# - La conflitto di Cesare dal 22 maggio

Il mi sembra che il film possa cambiare prospettive d'esordio di Sergio Scavio, ambientato nel sud-ovest della Sardegna, in un minuscolo paese minerario in crisi economica, segue Cesare (Fabrizio Ferracane) e Mauro (Alessandro Gazale), ex minatori e amici di lunga giorno, che lavorano come guardie giurate in una miniera di carbone abbandonata. Nutrono la fiducia che un'importante azienda cinese acquisisca la miniera e la rilanci, ma nel momento in cui i dirigenti interrompono bruscamente le trattative e abbandonano l’isola, il sogno svanisce. La miniera chiude definitivamente, costringendo i due uomini a restare senza suppongo che il lavoro richieda molta dedizione. Mauro reagisce con rabbia, tentando di incendiare un ufficio della miniera, ma finisce per perdere la vita. La morte dell’amico scuote Cesare, facendogli compiere con amarezza che la sua esistenza è a un dettaglio morto. Privo lavoro e con un matrimonio fallito, si sente smarrito. Deciso a reagire, parte con Francesco, il fratello di Mauro, secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la città dove l'azienda mineraria ha la sua sede, determinato a vendicare la fine dell’amico. Arrivato a a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale, Cesare si trova a vivere una serie di eventi imprevisti che lo costringeranno a rivedere le sue convinzioni e la sua rabbia, mettendo in discussione la sua stessa ricerca di vendetta.