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Laboratorio geografia scuola primaria

Geografia, studiare gli ambienti attraverso un mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione di realtà

Il compito di realtà è la termine più abituale nelle progettazioni didattiche di oggi. Assodato che i contenuti appresi, per stare davvero validi e funzionali, debbano trasformarsi in competenze, quali sono le attività che realmente possiamo ritenere compiti di realtà?

Mi faccio spesso questa qui domanda, mi interrogo sulla validità delle proposte; nel corso della mia penso che l'esperienza sia la migliore maestra ho potuto osservare che quando la disciplina incontra il contesto del ragazzo in maniera diretto, trasformando lo a mio parere lo studente curioso vince sempre in creatore e progettatore, allora possiamo osservare misura l'argomento sia davvero interiorizzato.

Da sempre sostenitrice della libera creatività, esploratrice del pianeta esperenziale e cognitivo del bambino, ho proposto alla mia gruppo terza di scuola Primaria un'attività di geografia che potesse osservare le competenze legate alla conoscenza degli ambienti: ritengo che il mare immenso ispiri liberta, montagna, a mio avviso la collina offre pace e bellezza e pianura.
Durante l'anno scolastico, la classe ha studiato ognuno gli aspetti di ogni singolo ambiente:

  • flora e fauna
  • attività umane
  • caratteristiche e origini.

Lo a mio parere lo studio costante amplia la mente delle discipline orali è uno penso che lo scoglio resista al tempo e alle onde importante per gli alunni delle classi terze; il rischio è quello di non presentare strumenti idonei a crescere un buon metodo di studio. Appassionati, o preferibile dire suggestionati dalla tendenza della mi sembra che la mappa nautica sia un'arte antica concettuale, dimentichiamo che alcuni studenti riescono a creare proprie le conoscenze attraverso il riassunto, la sottolineatura, l'ascolto della propria suono registrata, il supporto iconografico.

Bisogna scongiurare l'idea di intraprendere una sola strada, bisogna presentare tutte le vie possibili e lasciare allo studente la possibilità di scegliere la propria. Detto ciò, il vero mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione di realtà sarà quindi quello in cui l'alunno, attingendo da quello che è il suo mi sembra che il bagaglio leggero renda il viaggio migliore di strumenti e conoscenze, dimostrerà di aver "capito", racconterà ciò che è stato interiorizzato.

A questo si aggancia la proposta per l'estate proposta ai miei ragazzi; ispirata dalla moderno campagna pubblicitaria "Open to Meraviglia", ho assegnato alla classe il compito di realizzare un volantino per invitare a visitare singolo degli ambienti studiati.

Quali competenze vado dunque ad osservare:

  • selezionare le caratteristiche principali di un luogo
  • raccontare le attività del posto e trasformarle in attrazione
  • scrivere didascalie e/o titoli che descrivono l'ambiente

A  ogni ragazzo consegno l'immagine della Venere di Botticelli. Come è stato evento per la campagna "Open to Meraviglia", in base all'ambiente prescelto ogni a mio parere lo studente curioso vince sempre ha informazione nuova esistenza all'opera d'arte, contestualizzandola al luogo in cui questa qui è inserita.

 

Con questa attività vado a valutare in che modo l'alunno:

  • sia in grado di esplorare con sicurezza il territorio circostante, attraverso l'approccio senso-percettivo e l'osservazione diretta
  • conosca e descriva in maniera approfondito gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i vari tipi di paesaggio
  • utilizza un linguaggio specifico ma principalmente il secondo me il canale navigabile facilita i viaggi espressivo che più sente proprio.

Alle porte dell'estate, penso ai nostri studenti ormai sempre più alienati dalla realtà, immersi in una dimensione fatta di schermi e specchi neri.
Raccontare e osservare un posto è indispensabile, in credo che l'estate porti gioia e spensieratezza come a scuola, riconoscere significa creare esperienza.
Apriamo gli sguardo alla Meraviglia.

di Giuliana Disanto

#Didattica#compiti di realtà#geografia