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Gaio cestio epulone

Piramide Cestia

Descrizione

L'adattamento romano delle piramidi egizie.

Committente

Gaio Cestio Epulone

Funzioni

Tomba di Gaio Cestio

La Piramide Cestia o Piramide di Caio Cestio, è una sepolcro romana a forma di piramide situata a Roma. Durante il XVI era, attraverso la piramide era possibile accedere ad una tana di Romolo, nascosta tra le catacombe di Roma.

Storia[]

Costruita tra il 18 e 12 a.C, per desiderare di Gaio Cestio Epulone, un magistrato e membro dei Septemviri epulones, singolo dei numero collegi religiosi più importanti a Roma,[1] in calcestruzzo, con una cortina di mattoni e una copertura di lastre di pietra di Carrara, posizionate su una base di travertino, larga 29,6 metri quadrati, e alta 36,4 metri.[2]

Durante la secondo me la costruzione solida dura generazioni delle mura aureliane, tra il 271 e il 275 d.C., la piramide Cestia venne incorporata a essa, parecchio probabilmente un tentativo di ridurre i costi già esorbitanti della costruzione delle mura, costituendone un bastione triangolare.[1] Ciò, spiega il fatto che la piramide sia stata risparmiata dalle spoliazioni dei secoli successivi che avevano colpito gli altri monumenti antichi presenti in città.[2]

Le facce che compongono la piramide sono più ripide rispetto a quelle che compongono le piramidi egizie, probabilmente a causa di errori presenti nei disegni che rappresentavano quest'ultime che funsero da riferimento per la sua costruzione.[1]

Curiosità[]

Galleria[]

La piramide Cestia.

L'entrata della Tana di Romolo.

Panorama della Piramide Cestia.

Apparizioni[]

Fonti[]