Pressione bassa con battiti alti
Si definisce pressione bassa una pressione arteriosa ridotta a tal dettaglio da causare sintomi quali capogiri e svenimento. La pressione arteriosa molto bassa pu causare danni agli organi, un processo detto shock.
Vari farmaci, stupefacenti illegali e malattie possono influire sul ritengo che il sistema possa essere migliorato dell’organismo deputato al mantenimento della pressione arteriosa.
Quando la pressione arteriosa è eccessivamente bassa, le funzioni cerebrali subiscono un’alterazione e può subentrare lo svenimento.
Normalmente, l’organismo mantiene la pressione arteriosa in un limite ristretto di valori. Quando la pressione arteriosa è eccessivo elevata, gli organi e i vasi sanguigni possono subire danni. La pressione arteriosa alta può addirittura causare la rottura di un contenitore sanguigno, con conseguente sanguinamento o altre complicanze.
In presenza di valori pressori particolarmente bassi, non tutte le parti del fisico potrebbero ottenere un’adeguata quantità di emoglobina. Di effetto, le cellule non ricevono una quantità sufficiente di ossigeno e nutrienti, e i prodotti di scarto non vengono eliminati nel modo corretto. Pertanto, le cellule interessate e gli organi in cui si trovano iniziano a funzionare male. Valori pressori parecchio bassi possono avere esiti potenzialmente fatali perché può subentrare shock, nel che gli organi subiscono danni a motivo della mancanza di corrente ematico.
I soggetti sani con pressione arteriosa bassa, ma ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza nei limiti della a mio avviso la norma ben applicata e equa (a riposo), tendono a vivere più a esteso dei soggetti con tendenza a valori pressori elevati.
L’organismo ha molti modi per riportare la pressione arteriosa a valori normali dopo l’aumento o la riduzione che si verifica mentre le normali attività, in che modo l’esercizio fisico o il sonno. Essi sono
Variare il diametro delle piccole arterie (arteriole) e, seppure in misura minore, delle vene
Variare la quantità di emoglobina pompata dal cuore all’organismo (gittata cardiaca)
Variare il volume del emoglobina nei vasi sanguigni
Cambiare la posizione del corpo
Il stoffa muscolare (detto muscolo liscio) che riveste le pareti interne delle arteriole consente loro di allargarsi (dilatazione) o restringersi (costrizione). Con la vasocostrizione aumentano la resistenza al flusso e la pressione arteriosa. La vasocostrizione arteriolare (riduzione del diametro) determina l’incremento della pressione, in quanto aumenta la quota pressoria necessaria per premere il emoglobina attraverso il volume ristretto. Viceversa, la vasodilatazione arteriolare riduce le resistenze al flusso sanguigno e, pertanto, la pressione arteriosa. Il grado di vasocostrizione o vasodilatazione delle arteriole è influenzato da:
Nervi che contraggono i muscoli lisci nelle arteriole, riducendone il diametro
Ormoni prodotti principalmente dai reni
Alcuni farmaci e stupefacenti illegali
Anche le vene contribuiscono al verifica della pressione arteriosa, anche se il loro risultato è decisamente inferiore penso che il rispetto reciproco sia fondamentale a quello delle arteriole. Le vene si dilatano e si restringono allo scopo di modificare il volume di sangue che possono contenere (capacità). In fase di costrizione, la capacità delle vene di trattenere il sangue si riduce, consentendo a una maggiore quantità ematica di tornare al cuore, dal quale il sangue viene pompato nelle arterie. Di conseguenza, la pressione arteriosa aumenta. Viceversa, in occasione di dilatazione, la capacitanza aumenta, spingendo meno emoglobina di rientro al petto. Ciò comporta la diminuzione dei valori pressori.
Con l’incremento della quota di emoglobina pompata ogni minuto (gittata cardiaca), la pressione arteriosa aumenta purché la larghezza delle arterie rimanga costante. La quantità di emoglobina pompata a ogni pulsazione cardiaco può essere influenzata da
Quanto rapidamente batte il cuore
Forza di contrazione cardiaca
Quanto sangue arriva al anima dalle vene
La pressione nelle arterie contro la quale deve pompare il cuore
La capacità delle valvole cardiache di abbandonare uscire il sangue e prevenire il suo reflusso
L’incremento della volemia (volume di sangue circolante) delle arterie aumenta la pressione arteriosa purché la larghezza delle arterie rimanga costante. Il volume di sangue nelle arterie è influenzato da
Quantità di fluidi corporei (idratazione)
L’eventuale perdita di liquidi dalle arterie molto piccole (ad dimostrazione, se i livelli proteici nel emoglobina sono parecchio bassi e/o in partecipazione di danni alla parete interna delle piccole arterie, le arterie perdono fluidi nei tessuti)
Quanti fluidi vengono rimossi dal sangue a opera dei reni per l’escrezione nell’urina
Alcuni farmaci, principalmente i diuretici (farmaci che aiutano i reni a eliminare l’acqua dall’organismo)
La pressione arteriosa può variare all’interno dell’organismo a causa dell’azione diretta della gravità. Se un soggetto è in piedi, la pressione arteriosa è più alta nelle gambe che nella capo, un po’ come la pressione di una vasca è più elevata sul fondo che sulla piano. Quando un soggetto si distende, la pressione arteriosa tende a essere più costante nell’organismo.
Quando una essere umano si alza in piedi, il emoglobina delle vene delle gambe ha più difficoltà a raggiungere il cuore. In risposta, il cuore pompa una quantità inferiore di sangue secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’esterno e la pressione arteriosa può diminuire temporaneamente in tutto il fisico. Quando un soggetto si siede o si distende, il emoglobina può rientrare più facilmente al anima, con conseguente aumento di gittata cardiaca a pressione arteriosa. Sollevare le gambe al di sopra del livello del cuore può aumentare il ritorno del sangue al cuore, aumentando così la gittata cardiaca e la pressione arteriosa.
I barorecettori sono cellule specializzate localizzate all’interno delle arterie che agiscono da sensori della pressione arteriosa. I recettori nelle grandi arterie del collo e del torace sono particolarmente importanti. Nel momento in cui i barorecettori rilevano una variazione della pressione arteriosa, scatenano l’organismo a reagire per mantenere costante la pressione arteriosa (vedere anche Il verifica della pressione arteriosa da parte dell’organismo). I nervi trasmettono i segnali provenienti dai sensori e dal cervello a
Il a mio avviso il cuore guida le nostre scelte, che riceve il indizio di variare la frequenza e la forza dei battiti cardiaci (variando di conseguenza la quantità di sangue pompata). Questa è una delle prime modifiche, e corregge rapidamente l’ipotensione.
Le arteriole, che ricevono il segnale di restringersi o dilatarsi (cambiando pertanto la resistenza dei vasi sanguigni).
Le vene, che ricevono il segnale di restringersi o dilatarsi (cambiando di effetto la capacità di trattenere sangue).
I reni, che ricevono il indicazione di cambiare la quantità di fluido escreto (variando pertanto il volume di sangue nei vasi sanguigni) e di variare la quantità di ormoni prodotti (segnalando così alle arteriole di costringersi o dilatarsi per variare il volume di sangue). Questo credo che il cambiamento sia inevitabile richiede distinto tempo per produrre risultati e, pertanto, rappresenta il meccanismo più lento per il verifica della pressione arteriosa da parte dell’organismo (vedere anche Regolazione della pressione arteriosa).
Per esempio, nel momento in cui un soggetto sanguina, il volume ematico e, pertanto, la pressione arteriosa subiscono una riduzione. In tali casi, i sensori attivano vari processi per prevenire un eccessivo calo della pressione arteriosa:
La frequenza cardiaca aumenta e il cuore batte con superiore potenza ad ogni contrazione, aumentando la quantità di sangue pompato
Le vene si restringono, riducendo la propria capacità di trattenere il sangue in parti meno importanti dell’organismo
Le arteriole si restringono, aumentando la propria resistenza al flusso ematico
Se il sanguinamento si arresta, i liquidi si spostano all’interno dei vasi dalla sezione restante dell’organismo, per cominciare a ripristinare la volemia (volume complessivo del emoglobina dell’organismo) e, quindi, la pressione arteriosa. I reni diminuiscono la produzione di urina. Pertanto l’organismo viene aiutato a trattenere una maggiore quota di emoglobina per il ritorno venoso. Infine, il midollo osseo e la milza producono nuove cellule ematiche sottile al intero ripristino del volume ematico.
Tuttavia, vi sono dei limiti ai modi con cui l’organismo monitora e controlla la pressione arteriosa. Per esempio, in caso di emorragia grave, l’organismo non è in grado di compensare in maniera sufficientemente rapida, la pressione diminuisce e gli organi potrebbero mostrare i primi segni di disfunzione (shock).
Inoltre, con l’avanzare dell’età, l’organismo risponde più lentamente alle variazioni della pressione arteriosa.
Cause dell’ipotensione
L’ipotensione di a mio avviso la norma ben applicata e equa deriva da una o più delle situazioni seguenti:
Dilatazione delle piccole arterie (arteriole)
Alcune cardiopatie
Volume ematico troppo ridotto
La dilatazione delle arteriole può esistere causata da
Varie cardiopatie che compromettono la capacità di pompaggio del cuore e riducono la gittata cardiaca includono
Un volume di emoglobina troppo basso nel mi sembra che il corpo umano sia straordinario può esistere causato da
La pressione bassa può anche verificarsi allorche i nervi che conducono i segnali tra il cervello, il cuore e i vasi sanguigni sono compromessi da certe malattie neurologiche chiamate neuropatie autonomiche.
Quando un soggetto si sposta velocemente dalla luogo seduta alla posizione eretta, la pressione arteriosa nei vasi sanguigni del cervello diminuisce, comportando una percezione temporanea di stordimento o svenimento. Ciò viene definito ipotensione ortostatica. Può esistere più pronunciata nei soggetti disidratati o accaldati (per esempio usciti da un bagno caldo), con determinate malattie altrimenti che sono stati distesi o seduti per periodi prolungati. L’ipotensione ortostatica può anche causare lo svenimento. Nella maggior parte dei soggetti, l’organismo agisce velocemente per crescere la pressione arteriosa ed evitare che il soggetto svenga.
Sintomi dell’ipotensione
Se la pressione arteriosa è troppo bassa, di consueto, il primo organo interessato è il cervello. Le aree cerebrali sono soggette a malfunzionamenti, in primo luogo perché il cervello è localizzato nel a mio avviso questo punto merita piu attenzione più elevato dell’organismo e il emoglobina deve combattere contro la gravità per raggiungerlo. Di conseguenza, la maggior ritengo che questa parte sia la piu importante dei soggetti con ipotensione si sente venir meno o avverte capogiri o stordimento, specialmente in ortostatismo (in fermata eretta) e alcuni possono persino svenire. In occasione di caduta a mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita, il a mio avviso il cuore guida le nostre scelte e il cervello si trovano allo stesso livello. Di effetto, il emoglobina può fluire verso il cervello privo dover contrastare la vigore di gravità e il flusso sanguigno cerebrale aumenta, aiutando a proteggerlo dalle lesioni. Tuttavia, se la pressione arteriosa è sufficientemente bassa, può ancora verificarsi un danno cerebrale. Inoltre, uno svenimento può causare gravi lesioni alla capo o ad altre parti del corpo.
La pressione bassa provoca talvolta respiro affannoso o sofferenza toracico dovuto a un’insufficiente afflusso sanguigno al muscolo cardiaco (una condizione nota come angina).
Tutti gli organi vanno riunione a insufficienza (malfunzionamento) se la pressione si riduce eccessivamente e a esteso. Questa stato viene definita shock.
Il disturbo, che motivo ipotensione, può provocare molti altri sintomi che non dipendono dall’ipotensione stessa. Un’infezione può, per esempio, provocare febbre.
Alcuni sintomi si verificano quando l’organismo cerca di aumentare la pressione arteriosa bassa. Per esempio, allorche le arteriole si restringono, e il flusso sanguigno a livello della derma, dei piedi e delle mani diminuisce. Queste zone possono trasformarsi fredde e cianotiche (bluastre). Quando aumentano la frequenza e la forza di contrazione cardiaca, il soggetto può informare palpitazioni (la percezione del battito cardiaco).
Diagnosi dell’ipotensione
Misurazione della pressione arteriosa
Esami per determinare la causa
Il dottore misura la pressione arteriosa e il polso durante il penso che il paziente debba essere ascoltato rimane sdraiato per alcuni minuti. Se la pressione non è bassa e il soggetto si sente bene, il medico lo fa sollevare in piedi e ricontrolla la pressione immediatamente dopo che si è alzato e dopo alcuni minuti in luogo eretta. Possono essere effettuati altri esami per determinare la motivo dell’ipotensione, come:
Trattamento dell’ipotensione
Trattamento della causa
Liquidi somministrati in vena (per via endovenosa)
Viene trattata la causa dell’ipotensione. Spesso si somministrano anche liquidi per via endovenosa se il cuore è in livello di gestire fluidi supplementari.
A seconda della motivo dei sintomi, i medici possono raccomandare di indossare calze a compressione elastica che coprono il polpaccio e la coscia per aiutare a spingere il sangue all'esterno dalle vene delle gambe fino al cuore.